RISPONDERE AI BISOGNI DI TUTELA PER RESTITUIRE DIGNITÀ.
La promozione del diritto della persona di minore età a crescere e essere educata prioritariamente nella propria famiglia, costituisce uno dei compiti affidati all’autorità garante alla cui realizzazione devono essere indirizzati gli sforzi di tutti gli attori, pubblici e privati, che operano settore della cura e attenzione alla minore età. Noi, nell’operare quotidiano facciamo nostro questo primo importante assunto, fissandolo prioritariamente tra le nostre finalità.
Ci sono situazioni di grande fragilità che molte volte rendono indispensabile, se no necessaria l’attivazione di percorsi di protezione e di tutela offerti da soggetti diversi dalla famiglia di origine ove esistente (una famiglia diversa ovvero da una comunità educante di tipo familiare), con una adeguata dimensione di attenzione e cura dei bisogni espressi dal minore.
Ciò per garantire e ripsondere a quei fondamentali bisogni di tutela che ogni minore esprime, che gli assicurano una crescita serena e gli restituiscono dignità.
Le peculiari condizioni di vulnerabilità dei minori che vivono lontani dalla propria famiglia di origine o in condizioni di povertà, costituiscono “fattori di rischio” per il loro sviluppo e della formazione della loro personalità.
Da questo punto di vista, sempre più spesso le comunità che accolgono i minori, sono un luogo dove si manifestano una pluralità di esigenze di tutela e, come tale, costituiscono uno dei nodi nevralgici su cui si pone l’attenzione per realizzare un sistema che risponda ai loro bisogni in modo effettivo e efficace.
I bisogni di tutela che ruotano attorno al fenomeno dell’accoglienza nelle comunità non si esauriscono nelle difficoltà che ne hanno determinato l’ingresso nella struttura, ma riguardano anche la fase di uscita dal percorso di accoglienza alla maggiore età.
Il più delle volte i ragazzi neomaggiorenni, non ha ancora colmato le riscontrate carenze che ne avevano determinate l’inserimento in comunità, risultando ancora “NON IN GRADO” di affrontare da soli la dimensione di autonomia propria della vita adulta.
Per tutti questi motivi, il contesto della comunità assume centralità e valore nella sfida contro le disuguaglianze, risultando in molti casi l’unica possibile via per rispondere ai bisogni di tutela dei minori per i quali viene chiesta l’accoglienza; l’unica possibile opportunità di riscatto per assicurargli una crescita serenza; l’unica possibile opportunità che viene concessa alla nostra società per restituirgli la dignità.